Quanto conosciamo le nostre e mozioni e quanto siamo consapevoli della loro importanza per farci muovere nel mondo
A TU PER TU CON LE EMOZIONI
Sei troppo emotivo!
Sei troppo umorale!
Non arrabbiarti!
Tirati su!
Quante volte lo abbiamo detto e quante volte lo abbiamo sentito dire.
Come mai? Quali pregiudizi? Quali paure si nascondo dietro l’osteggiare l’emozione.
Spesse volte siamo abituati a pensare che ci siano emozioni buone ed emozioni meno buone, che in alcuni contesti vadano bene (la relazione di coppia per esempio) mentre in altri non siano da mostrare (le relazioni lavorative portando un altro esempio).
La parola emozione deriva dal latino emovère (ex = fuori + movere = muovere) , letteralmente portare fuori, agitare, smuovere.
Perciò quando parliamo di emozioni intendiamo uno scuotimento, un’agitazione dell’animo.
L’emozione è un ponte tra il mondo interno e il mondo esterno che quindi è alla base di tutte le nostre relazioni in tutti i contesti che contraddistinguono la nostra vita.
In realtà non esistono emozioni “buone” o “cattive” ma esiste un’energia che se conosciuta e accettata può aiutare a darci una direzione nel nostro cammino. Pensiamo alla rabbia, che spesso viene confusa con la violenza, che ci fa entrare in contatto con i nostri bisogni segnalandoci che c’è qualcosa che assolutamente non ci va bene. Pensiamo al posto di lavoro, al capo che ci tratta male, alle richieste impossibili; la rabbia, se ben direzionata, è quell’energia che ci permette di fare un cambiamento: ci fa iscrivere ad un corso, ci fa cercare tra gli annunci, ci fa venire delle idee per migliorare la nostra vita. Ma se non ascoltiamo quell’emozione e cerchiamo di ricacciarla dentro senza permetterle di muoversi verso l’esterno, beh può essere che ci venga una bella ulcera che aumenterà stando sempre fermi nella stessa posizione.
Gli ultimi studi scientifici stanno dimostrando che le emozioni trattenute spesso si tramutano in sintomi patologici.
Come facciamo a capire e riconoscere le nostre emozioni? Spesso rimaniamo su un piano mentale, ragioniamo sulle emozioni e fatichiamo a sentirle, non abbiamo consapevolezza del nostro corpo. Il linguaggio del corpo ci aiuta a decodificare le emozioni: se dico che sono triste mentre stringo i pugni, forse non ho preso contatto con la rabbia che è nascosta sotto.
Ho quindi elaborato un percorso esperienziale in cui poter conoscere, attraverso lavori psico corporei, l’immenso e fantastico mondo delle emozioni e in cui poter sbloccare l’energia emozionale per elaborarla e farla diventare nostra alleata.