La realtà non esiste fino a quando non la creo

Come ognuno di noi può essere artefice della realtà in cui vive. Le profezie che si auto avverano.

In base alle leggi della  fisica quantistica tutti noi siamo immersi in  una realtà che creiamo nel momento in cui la osserviamo. L’osservatore diventa quinti in generatore della realtà che osserva.

La realtà è quindi il frutto dell’interazione tra osservatore e ciò che viene osservato, per i fisici quantistici la realtà è il risultato del “collasso” di una delle infinite possibilità che diviene quindi reale. Cioè nel momento in cui osservo un fenomeno lo rendo reale e rendo reale quello e non tutte le altre infinite possibilità.

Si possono applicare questi concetti alle relazioni? Certamente considerato che come abbiamo già detto la realtà si manifesta in virtù dell’interazione tra osservatore e osservato.

Se è vero che la realtà si compie nel momento in cui la osservo è altrettanto vero che il modo in cui la osservo, o ciò che cerco di vedere, può portare alla creazione di eventi totalmente diversi. Se, per esempio, vado ad una festa dove non avevo voglia di andare perché convinto di trovare solo persone arroganti o giudicanti è possibile che il mio sguardo vada a ricercare proprio tutti gli elementi per validare la mia credenza; è sarà così.

In psicologia potremmo paragonare questi concetti della fisica quantistica al fenomeno della profezia che si auto avvera.

Se ci poniamo con un atteggiamento di consapevolezza potremmo accorgerci di quanto siamo attivi nella co-creazione della nostra realtà.

Se ho di me una considerazione svalutante, per esempio penso di non essere in grado di poter ottenere un posto di lavoro, è possibile che mi presenti al colloquio in uno stato estremo di agitazione, magari vestito in modo sciatto e avendo dimenticato gli occhiali a casa e senza il curriculum. Saranno proprio questi comportamenti che tra le infinite possibilità di conclusione di quel colloquio potrebbero portare al mio fallimento.

In ambito relazione questo accade anche nelle coppie. Se pensiamo che la nostra relazione possa finire può essere che metteremo in atto atteggiamenti conflittuali che porteranno a litigi e a incomprensioni che valideranno proprio la  teoria della fallibilità della nostra coppia. Una delle domande che poi ci possiamo porre è quanto abbiamo necessità di queste profezie che si autovverano in certi momenti della nostra esistenza in cui sarebbe più complicato, per esempio, ammettere che quella relazione non la volevano più, ma questo è una nuova storia da scrivere.

Se abbiamo in mente che le possibilità della realtà sono infinite allora si apre anche una nuova prospettiva in cui si possano far “collassare” delle realtà positive per noi. Le profezie che si autovverano possono essere veicolate da pensieri e credenze positive su noi stessi.

È quindi importante soffermarsi a capire come ci muoviamo nel mondo per essere consapevoli che siamo artefici della nostra realtà.